L'accessibilità ai
luoghi di interesse culturale per lo sviluppo delle comunità locali. E'
lo scenario operativo della nuova unità di ricerca interdipartimentale
dell'Ateneo "Florence accessibility lab". I componenti dell'unità di
ricerca, che hanno deciso di condividere esperienze e competenze in
un'ottica di approfondimento culturale e di cooperazione scientifica
interdisciplinare, appartengono a quattro distinti Dipartimenti:
Architettura - con il ruolo di coordinamento scientifico -, Ingegneria
Industriale, Scienze per l'Economia e l'Impresa, Scienze Politiche e
Sociali.
Scopo di "Florence accessibility lab" è definire e consolidare una
nuova cultura che veda l'accessibilità dell'habitat come una grande
risorsa collettiva per vitalizzare le comunità e valorizzare i luoghi di
interesse culturale.
"La visione che ci anima - spiega il
coordinatore scientifico dell'Unità di Ricerca, Antonio Laurìa, del
Dipartimento di Architettura - pone la persona al centro dei processi di
trasformazione dell'habitat. Noi pensiamo che l'accessibilità
ambientale rappresenti un imprescindibile fattore di inclusione
sociale e di sviluppo socio-economico delle comunità locali, una
preziosa risorsa per il progetto e un inevitabile requisito
dell'intelligenza della città e del territorio."
"Una città non accessibile, infatti - prosegue Laurìa - oltre ad
essere una città ingiusta, perché impedisce a tante persone di coltivare
le proprie aspirazioni generando frustrazione e solitudine, è da
ritenersi anche una città 'stupida' perché dissipa un bene prezioso come
il tempo, compromette la coesione sociale,
impedisce o limita ad
una parte dei suoi abitanti di dare il proprio contributo alla crescita
della società. Ma è anche una città inospitale, aspetto paradossale in
un Paese a forte vocazione turistica come il nostro".
"La
nostra sfida - conclude Laurìa - assume particolare rilevanza per le
città d'arte ed i comprensori culturali meno conosciuti che spesso
coincidono con le aree interne collinari e montane e che rappresentano
una parte rilevante del territorio toscano e italiano. Si tratta,
spesso, di luoghi con forti potenzialità inespresse, talvolta segnati da
fenomeni di abbandono e degrado, per i quali l'accessibilità potrebbe
rappresentare un importante fattore di promozione e di competitività
turistica”.
"Florence accessibility lab" si propone di divenire una risorsa
per l'Ateneo fiorentino e un punto di riferimento per soggetti pubblici,
privati e del terzo settore nel campo della ricerca di base e
applicata, della formazione e della consulenza sull'accessibilità
ambientale per lo sviluppo umano a livello locale. Maggiori dettagli
Conoscenza digitale in ambito storico-artistico
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